Vi siete mai chiesti perchè a Natale è tradizione scambiarsi i regali di Natale? Da dove deriva questa usanza? Forse dalla Lapponia, il paese di Babbo Natale? Scopriamolo insieme!
Secondo la leggenda…
Secondo la leggenda fu il re dei Sabini Tito Tazio (proprio quello del ratto delle sabine, che visse più di 700 anni prima di Cristo), a dare il via: chiese in dono ai suoi sudditi, ogni capodanno, un ramoscello d’alloro o di ulivo colto nel bosco sacro della dea Strenia.
Una tradizione religiosa
Lo scambio dei regali natalizi è una abitudine che si rifà alla tradizione cristiana moderna: la Chiesa antica, infatti, non celebrava il Natale in quanto, prima della nascita di Cristo, il giorno di ‘Natale’ non esisteva in quanto giorno sacro. La tradizione dello scambio dei doni va quindi fatta risalire alla nascita di Cristo ed in particolare ai doni per eccellenza che i Re Magi fecero a Gesù bambino, ovvero oro, incenso e mirra. Ed ecco che i doni di Natale sono rappresentati da una scatola con un regalo all’interno.
A partire dalla tradizione moderna cristiana ed europea, verso la fine del Medioevo si iniziò a fare dei doni ai bambini perché ricordassero la nascita di Gesù come un momento di gioia.
Se vogliamo, quindi, la nascita della cultura del dono durante il Natale ha origine nella tradizione religiosa, anche se nel corso dei secoli essa ha assunto una caratteristica sempre più consumistica e sempre più staccata dalla tradizione antica.
La tradizione americana
In America, i primi coloni olandesi diedero vita allo sviluppo di una cultura del dono che era estrinseca alla caratteristica religiosa che veniva fuori dalla tradizione cristiana: ecco che proprio in America aveva luogo la nascita della tradizione che vede ancora oggi protagonista San Nicola (Santa Claus, meglio noto come Babbo Natale), portare i doni ai bambini durante le feste natalizie.
LE SCATOLE E I REGALI DI NATALE
Ma al giorno d’oggi perché facciamo i regali di Natale? Secondo gli esperti, siamo spinti dalla tradizione religiosa ed in parte anche da quella consumistica: in ogni caso, il regalo rappresenta un ‘pensiero’ che una persona fa all’altra, secondo la cultura dello scambio reciproco e che viene presentato sotto forma spesso di una bellissima scatola ben addobbata e infiocchettata.